SERVIZIO FORMAZIONE

Ogni Certificazione, indispensabile per un Soccorritore (16h, 42 h o 120 h), si ottiene attraverso un Corso, che prevede un esame finale. La Formazione, sia teorica che pratica, è un obbligo e NON può assolutamente terminare solo con il conseguimento del diploma, ma che DEVE necessariamente continuare, costantemente, anche dopo.

Il TEAM FORMAZIONE, capitanato dal nostro Istruttore Regionale Marino Bignotti, è composto da:

ISTRUTTORI PAD: Marino Bignotti, Claudia Savalli (Segretaria del settore Formazione), Simone Boschetti, Mario Grassi.

FORMATORI: Marino Bignotti, Claudia Savalli, Simone Boschetti, Simonetta Chiti.

Ci impegniamo affinché i nostri Soccorritori siano adeguatamente e continuamente formati e possano gestire qualsiasi intervento loro richiesto con la massima sicurezza e professionalità. Ogni anno organizziamo Corsi PAD (Public Access Defribrillation) per la popolazione che abilitano all’utilizzo del DAE (Defibrillatore semiautomatico).

Poche ore, ma fondamentali per salvare la vita ad una persona. Ogni anno, in Italia, circa 60.000 cittadini muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco (ACC), a insorgenza spesso talmente improvvisa da non essere preceduto da alcun sintomo o segno premonitore.

Le cause più frequenti dell’arresto cardiaco sono l’infarto del miocardio, le aritmie cardiache, l’annegamento, la folgorazione, l’asfissia, i traumi, gli avvelenamenti. La sopravvivenza per questo evento è inferiore al 10%.; la carenza di ossigeno al cervello produce infatti lesioni che possono diventare irreversibili già dopo 4-6 minuti di assenza di circolazione.

Le possibilità di prevenire questo danno dipendono dalla rapidità e dall’efficacia delle procedure di soccorso riassumibili nella corretta applicazione della Catena della Sopravvivenza. La letteratura scientifica internazionale ha infatti dimostrato che un soccorso tempestivo e corretto, in caso di arresto cardiaco improvviso, contribuisce a salvare fino al 30% delle persone colpite. Si definisce Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) l’insieme delle manovre atte a mantenere le funzioni vitali supportando artificialmente la circolazione e, se possibile, la ventilazione.

È essenziale che le prime manovre di soccorso, in primo luogo le Compressioni Toraciche Esterne (massaggio cardiaco), siano eseguite il prima possibile anche da parte di personale non sanitario (laico) perché rappresentano uno dei principali elementi che favoriscono la sopravvivenza di una persona colpita da ACC (arresto cardiaco). A questo primo e fondamentale trattamento può aggiungersi l’utilizzo di un Defibrillatore semi-Automatico Esterno (DAE), che consente anche a personale non sanitario di erogare una scarica elettrica stabilita automaticamente dal DAE. La defibrillazione consente, infatti, di interrompere l’aritmia più pericolosa, la Fibrillazione Ventricolare (FV), e le Compressioni Toraciche Esterne (CTE) aiutano a mantenere vitali gli organi “nobili” (cuore e cervello) della vittima. In assenza di RCP l’efficacia del defibrillatore diminuisce del 7-10% per ogni minuto di ritardo, mentre con la RCP le probabilità di sopravvivenza decrescono solo del 3-5% dopo ogni minuto dall’esordio dell’ACC. È assolutamente necessario che le tecniche di base di Rianimazione Cardio-Polmonare diventino un bagaglio di conoscenza comune e diffusa, e che sia tempestivamente disponibile un DAE al fine di non spezzare la sequenza di interventi delineati nella “Catena della Sopravvivenza”.

Responsabile della Formazione:
Istruttore Regionale Marino Bignotti – Tel. 3389201398
formazione@gardaemergenza.it